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Gli scritti di Mario Margotti


Santa Lucia, la notte più lunga che ci sia


A volte, nei tempi passati, la tradizione popolare associava alcuni giorni dell’anno a fenomeni astronomici o climatici. Ricordiamo ad esempio, i detti “San Benedetto la rondine sotto il tetto” legato al 21 marzo – equinozio di primavera. O “Santa Lucia, la notte più lunga che ci sia” del 13 dicembre. Chissà se corrispondono davvero ai fenomeni astronomici e climatici ai quali, in un tempo lontano, la tradizione popolare li ha … continua … “Santa Lucia, la notte più lunga che ci sia”


Conversi ad Dominum
Culto – Architettura – Astronomia


È affascinante scoprire riferimenti che testimoniano come, in epoche lontane in cui non esistevano sofisticati strumenti, i nostri antenati sono stati in grado di applicare alle costruzioni precisi canoni astronomici. Utilizzando i calcoli e gli strumenti della Gnomonica, ho eseguito dei rilievi su alcune antiche chiese di Cremona e Brescia, mirati alla conoscenza di una eventuale associazione astronomica della direzione del loro asse di costruzione, voluta al momento della fondazione. I dati hanno effettivamente evidenziato lo stretto legame delle architetture di questi importanti luoghi con il Sole. La Gnomonica è la scienza … continua … “Conversi ad Dominum ~~~~ Culto – Architettura – Astronomia”


La Cosmologia del XVI Secolo


La teoria cosmologica universalmente accettata prima dell’ipotesi copernicana concepiva l’esistenza di un universo geocentrico nel quale la Terra era fissa e immobile, al centro di diverse sfere concentriche rotanti. Queste sfere sorreggevano, a partire dalla Terra e procedendo verso l’esterno, i seguenti corpi celesti: Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno; infine… continua… “La Cosmologia del XVI Secolo”


La meridiana di S. Giuseppe


Vicino a Piazza della Loggia nell’omonimo vicolo si trova il convento di San Giuseppe. Al suo interno vi è una meridiana orizzontale del tipo “a camera oscura” realizzata nel 1792, che è servita per molti anni da regolatore orario della città di Brescia. Il momento di riferimento giornaliero era l’istante del mezzodì vero locale, letto per l’appunto sulla meridiana. L’incaricato a questa funzione, nell’istante in cui si verificava il fenomeno, dalla sala della meridiana, agiva … continua … “La meridiana di S. Giuseppe”


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